Una delle piante che danno maggiore soddisfazione come bonsai, perché di frequente riescono non solo a fiorire ma anche a fruttificare: fiori e frutti hanno dimensioni solo leggermente ridotte rispetto al normale. Il melograno (Punica granatum) è un arbusto mediterraneo, allevabile anche ad alberello, caducifoglio, caratterizzato da piccole foglie arrotondate all’apice, color verde smeraldo che si tingono di giallo in autunno prima di cadere. In giugno produce i fiori, semplici o semidoppi, di colore arancio intenso, da cui in settembre derivano i frutti, le melagrane. Per la coltivazione bonsai si utilizzano in genere melograni nani, che assicurano una maggiore ramificazione.
Consigli di coltivazione
Per ottenere, oltre alla fioritura, anche una buona fruttificazione, è necessario porre l’esemplare in posizione molto soleggiata, avendo cura di assicurare la giusta quantità d’acqua (innaffiare appena il substrato si asciuga: in piena estate anche due volte al giorno). Da aprile ad agosto aggiungere all’acqua d’irrigazione una dose di concime per bonsai ogni 10 giorni. Nel Nord Italia in autunno va ritirato in una stanza fresca, non riscaldata, fino alla fine di marzo. Il substrato migliore è costituito da 4/6 di akadama, 1/6 di terriccio, 1/6 di sabbia.
Da non dimenticare
La potatura di formazione serve per tagliare grossi rami all’inizio della primavera e va effettuata solo se è assolutamente necessaria. La potatura di mantenimento si compie durante la bella stagione per eliminare l’eccesso di crescita. La pinzatura è necessaria per mantenere la sagoma dell’albero, ma non deve essere eccessiva per non privarsi della fioritura.